Armadietti, normative e dimensioni

Avevo già scritto riguardo alle normative di riferimento in materia di armadietti spogliatoio per le attività lavorative.
Proprio un commento (grazie Marco) a quel post ha sollevato una questione importante e poco chiara purtroppo: la dimensione corretta degli armadietti per i lavoratori.

Effettivamente la legge non specifica quale debba essere la dimensione corretta, o comunque minima, dei mobili da utilizzare. Non è una questione da poco.

Se in certi casi, infatti, la mancanza di spazio rende obbligata la scelta di mobili molto piccoli, in altri è semplicemente una questione di risparmio economico a guidare la scelta.

Chiaramente non esistono dimensioni perfette, queste variano in base alle necessità e alle misure degli spogliatoi. Tuttavia il buon senso dovrebbe suggerire che un armadio troppo piccolo diventa di fatto inutilizzabile se non per contenere piccoli oggetti di valore.

Per questo motivo se si devono inserire degli indumenti all’interno degli armadietti è consigliabile scegliere i modelli con al massimo 1 o 2 vani per colonna.

La situazione si complica ulteriormente nei casi in cui i lavoratori che devono usare gli spogliatoi svolgono attività in cui si possono sporcare. In questo caso la normativa specifica che: “gli armadi per gli indumenti da lavoro devono essere separati da quelli per gli indumenti privati.”.

Questo vuol dire che ad ogni addetto dovrebbero essere forniti 2 vani indipendenti.
Proprio per questa necessità specifica sono stati ideati degli armadietti a 2 colonne e 2 ante (con una sola serratura al centro).

Armadio spogliatoio con divisorio sporco pulito a doppia anta

Si tratta di modelli che rispettano al meglio le specifiche fornite dalla normativa in quanto permettono la separazione perfetta degli indumenti di lavoro da quelli di uso comune e, consentono di appendere capi lunghi.

Normalmente però questi armadi hanno una larghezza minima di 50 cm e purtroppo molto spesso non si ha a disposizione lo spazio necessario per inserire tutti i posti necessari.
Oltre al problema delle dimensioni, va considerato che armadi di questo tipo hanno un prezzo abbastanza elevato rispetto ai modelli più semplici.

Una prima soluzione per risparmiare sul costo e sulle dimensioni è quella di optare per i modelli sovrapposti con 2 vani per ogni colonna.

Armadietto spogliatoio sovrapposto a 2 vani
Si riduce lo spazio disponibile per ogni persona e di solito anche la spesa.
Da questo punto di vista potrebbe essere molto interessante optare per gli armadietti sovrapposti a “L” che consentono di appendere anche capi lunghi.

Armadietto spogliatoio sovrapposto a L

Di fatto però, la soluzione maggiormente utilizzata, è quella degli armadi con il divisorio sporco pulito all’interno dell’anta.

Armadietto spogliatoio con divisorio sporco-pulito

In realtà, con questi ultimi modelli, non si ha una completa divisione tra i due settori che risultano in parte comunicanti trovandosi all’interno di un solo vano chiuso da una sola anta.
Questa caratteristica può creare problemi soprattutto se gli indumenti di lavoro si sporcano e si impregnano di cattivi odori, per cui è necessario che non ci sia assolutamente il contatto tra i vestiti di uso comunque e le divise di lavoro.

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4 risposte a Armadietti, normative e dimensioni

  1. Irene scrive:

    Mi é stato dato un armadietto sovrapposto(uno solo,non entrambi i vani)Lo spazio é minimo,non c’è modo di appendere i miei vestiti,il giubbotto e la divisa da lavoro. In più devo riporre anche la mia borsa. Il datore di lavoro dice che non é un suo problema,che devo piegare le mie cose…ma come faccio a piegare il piumino in inverno?!é giusto che io mi tenga i vestiti piegati?

    • admin scrive:

      Buongiorno Irene, purtroppo come scrivevo nell’articolo, la legge su questo punto è vaga e non specifica quale debba essere la dimensione minima degli armadietti spogliatoio messi a disposizione del lavoratore. A volte vengono forniti dei mobili piccoli per mancanza di spazio, perché questi costano meno, oppure perché sono già disponibili e non si vogliono/possono cambiare. Dici che ti è stato dato un solo vano di un armadietto sovrapposto. Non so quale sia la tua mansione ma, se durante lo svolgimento di questa puoi sporcarti, per legge, ti deve essere fornito un mobile con divisorio sporco-pulito o, in alternativa, due vani distinti. Questo in effetti sarebbe un problema del tuo datore di lavoro, tuttavia considera che in ogni caso rimane valida la questione delle dimensioni; potrebbero fornirti un mobile sovrapposto (solo 1 vano come adesso) con all’interno un divisorio sporco-pulito che di fatto, peggiorerebbe ulteriormente la praticità di utilizzo dell’armadietto (pur rispettando la normativa). Un saluto, Roberto.

  2. Bruno scrive:

    Buongiorno,
    approfitto del vostro sito per chiedere un’informazione sulle norme che regolano la quantità di armadietti su una stanza.
    L’Azienda per cui lavoro in questo periodo ha fatto dei lavori di ampliamento nel settore mensa, ma non ha dato il minimo risalto alla sala dove sono posizionati gli armadietti spogliatoi. Nello spazio dove prima ci stavano 30 armadietti ora ne stanno 50. E’ diventato uno spazio talmente piccolo e soffocante che cambiarsi d’abito se ci si trova in due persone, mette a disagio. Tutti i colleghi sono d’accordo con me che non rispetta le normative di sicurezza. Sapete darmi qualche informazione in più ? Grazie per la gentile risposta. Bruno

    • admin scrive:

      Buongiorno Bruno, mi scuso per il ritardo nella risposta, ma per un problema tecnico non ho potuto visualizzare i commenti per lungo tempo. Per rispondere alla tua domanda, la dimensione minima degli spogliatoi viene specificata in normative locali e non è necessariamente uguale in tutti i comuni o regioni. Tendenzialmente si dovrebbe considerare 1,2 o 1,5 metri quadri ad addetto fino a 10 addetti e poi 1 metro quadro a persona per i successivi. Vi consiglio di contattare la vostra asl di competenza per avere informazioni più precise. saluti

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